Le presentazioni di libri sono noiose?

Una domanda così fa gola, già c’è chi, manina alzata, fa di sì colla testa. «Soprattutto quelli di poesie». Fin qui tutto previsto. Ma se chiedo di spiegarmi il perché, 99 su 100 ottengo solo cortocircuiti: «I poeti sono egocentrici e sboroni.»

Esterno questa riflessione non perché ci sia stata l’anteprima alla Feltrinelli di Monza della stagione di PoesiaPresente, con la presentazione di Mappa Giovane e le letture da parte degli autori presenti. Ho visto tante facce contente tra il pubblico. Mi sono trovato bene. Però il luogo comune, che alcuni eventi possono contribuire a scalzare, purtroppo resiste.

In gioco c’è, sovente in questi casi, il senso che un dato sistema valoriale attribuisce alla figura del letterato. Ma alle presentazioni di libri, ai reading, diciamocelo, spesso gli interventi più noiosi, quando sollecitati dal moderatore/conduttore, sono quelli del pubblico. Domande costruite solo per esibire qualche dotta citazione, considerazioni smaccatamente fuori tema…

Quante volte si è detto che uno scrittore spesso sceglie questo mestiere anche perché la comunicazione “a braccio” gli è assai poco congeniale. Posso riservare note di elogio a quegli autori che intraprendono corsi di recitazione, di public speaking, o che si audioregistrano e riascoltano spesso, per acquisire una dignità anche vocale e performativa del loro essere costruttori di pagine mute in un paesaggio culturale dominato da neo-oralità iconiche. Ma non posso affatto condannare quelli che non lo fanno e devono sinceramente difendersi dietro la spessa coltre delle loro agorafobie. Né posso giustificare le classifiche di gradimento in cui per forza di cose si tiene conto dell’innata capacità di qualcuno di “bucare lo schermo”.

Del resto, chi organizza presentazioni di libri fa perno su altri elementi nella previsione del successo dell’evento: efficacia del titolo, interesse dell’operazione editoriale, pregressa notorietà dell’autore, tendenze di merchandising…

Sarei tentato invece, provocatoriamente, di evidenziare la necesità di abolire lo spazio riservato agli interventi del pubblico.

Gli interventi riserviamoli ai membri dei gruppi di lettura che, meno male, pullulano sempre di più dentro e fuori dalle biblioteche. In quei gruppi si parla, di solito, a libro letto. E che parlare! Sì, perché se ti presento una nuova linea di profumi o una rassegna enogastronomica, voilà: l’aspetto del prodotto è immediatamente accessibile ai sensi e al giudizio. Il tempo di un libro, invece, non coincide con quello di una presentazione, per quanto invitante la si possa confezionare.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori informazioni

I cookies attivi su questo sito non memorizzano dati sensibili, ma permettono di raccogliere informazioni per migliorare la ‘user experience’ del sito da parte degli utenti, il miglioramento dei servizi web, nonché lo sviluppo di nuovi servizi connessi al sito. Questo sito utilizza Google Analytics, un servizio di analisi dei dati fornito da Google, Inc. (“Google”) al fine di migliorare la fruibilità dei servizi web e la comunicazione verso gli utenti, stimare il grado di internazionalizzazione degli utenti, promuovere le attività istituzionali parametrandole alle varie tipologie dell’utenza. Google potrebbe trasferire i dati raccolti a terzi ove imposto dalla legge. I dati sono raccolti per i soli fini istituzionali e non verranno mai ceduti a fini commerciali. Per maggiori informazioni, si veda http://www.google.it/analytics/terms/it.html

Cookies active in this website do not record personal data. However, they allow the collection of information to improve the ‘user experience’ of the website by the users, the enhancement of the web services and the development of new services connected with the website. This website uses Google Analytics that is a data analysis service provided by Google, Inc. (“Google”) to improve the usability of web services and the communications with users, to evaluate the level of internationalization of users, to promote institutional activities according to the various communication target groups. Google may transfer the collected data to third parties, if required by law. Data are collected for institutional purposes only and shall never be transferred for commercial purposes. For further information see http://www.google.it/analytics/terms/it.html

Chiudi